la voce delle ex ordinanza

descrizione beretta 34

22.03.2012 20:32

La M34, progettata inizialmente su esplicita richiesta del Ministero degli Interni per i funzionari del dipartimento della pubblica sicurezza che svolgevano servizio in borghese, viene adottata come arma corta d'ordinanza dal Regio Esercito Italiano nel 1936. Tale pistola è una evoluzione dei modelli 1915 e 1923, costruiti anch'essi dalla Beretta e già distribuiti all'Esercito e alla Regia Marina. Costruita con un numero ridotto di parti (solo 39), richiedeva una lavorazione minore rispetto ai modelli usati dalle altre Nazioni e questo contribuì ad assicurare una buona qualità della produzione anche negli anni finali del conflitto. Una variante simile alla modello 34 è la Beretta M35, costruita per sparare il calibro 7,65 mm Browning; essa fu adottata dalla Regia Marina e dalla Regia Aeronautica. Il corpo regie guardie di pubblica sicurezza (poi con legge luogotenenziale del 1944 divenuto corpo delle guardie di pubblica sicurezza) ebbe in ordinanza la mod.34 in cal. 9 corto; essa fu presente presso quest'ultimo corpo, presso Carabinieri e Finanza fino agli inizi degli anni '80; gli ultimi ancora ad averla in dotazione negli ultimi temp,i furono gli agenti dei reparti celere e mobili e gli allievi agenti (che però sovente ebbero anche l'ottima Mod.51 in cal.9 para). Oltre ai sopra citati enti statali, la mod. 35 in cal. 7,65 fu diffusa presso quasi tutti i corpi dei vigili urbani d'Italia, nonché presso molti corpi di vigili giurati e privati.

Tutte le pistole costruite durante il ventennio fascista venivano marchiate sul carrello con l'anno di fabbricazione e l'anno fascista espresso in numeri romani. Altri marchi presenti sul fusto, superiormente dietro la guancetta sinistra, sono la sigla RE con coroncina reale soprastante, ad indicare le pistole destinate al Regio Esercito, e PS, ad indicare le pistole del Ministero degli Interni

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